Come aprire un Ristorante o un Bar

Per aprire una attività nel cosi detto settore della “somministrazione di alimenti e bevande”, come ad esempio un ristorante e/o un bar non serve alcun tipo di licenza.

Si richiedono una serie di requisiti morali e professionali, abilitazioni, attestati ed il rispetto di norme restrittive, a causa della tipologia di prodotti trattati (Alimenti, bevande e alcolici).


°Comunicazione di inizio attività presso il SUAP: Sportello Unico Attività Produttive del Comune;

°Iscrizione al Registro delle Imprese tramite Comunicazione Unica da inviare alla Camera di Commercio e contestuale apertura di Partita IVA;

°Iscrizione all’INPS ed all’INAIL;

Prerequisiti per l’iscrizione al Registro delle Imprese

Prima di presentare domanda di iscrizione occorre dotarsi dei seguenti attestati, attestazioni e permessi:

°Aver ottenuto l’attestato SAB o di un titolo equivalente (per manipolazione di cibi e bevande);

°Corso HACCP per tutti gli addetti;

°Ottenimento del nulla osta sanitario da parte dell’Asl;

°Attestazione che i locali rispettano tutte le normative vigenti su agibilità, urbanistica, sicurezza ed igiene;

°Ottenimento autorizzazione ad esporre l’insegna;

°Ottenimento del permesso per la somministrazione di alcolici (comunicazione presso Agenzia delle Dogane);

°Eventuale pagamento dei diritti SIAE per diffusione di musica ed immagini coperti da copyright.


I requisiti personali

Passiamo ora ai requisiti personali. Oltre agli attestati sopracitati necessari per la manipolazione dei cibi e delle bevande sarà necessario:

  • Aver compiuto la maggiore età

  • Essere residenti in Italia

  • Non avere dichiarazioni di fallimento

  • Non essere stati interdetti e non aver riportato condanne penali


Requisiti dei locali

Altri requisiti, davvero restrittivi, vengono posti per i locali.

I locali devono rispettare una serie di normative che possono anche variare in base al Comune di appartenenza, per cui è sempre bene informarsi presso l’apposito sportello.

In generale le normative che la localizzazione deve rispettare riguardano:

  • La destinazione d’uso del locale (commerciale ed a volte di somministrazione);

  • Rispetto delle normative sanitarie e d’igiene;

  • Superficie minima calpestabile per numero di clienti;

  • Metratura adeguata nella zona di preparazione;

  • Superfici apribili e vetrate;

  • Numero di servizi sanitari sufficienti (con bagno e spogliatoio separati per i dipendenti);

  • Requisiti urbanistici (numero di parcheggi, vicinanza a mezzi pubblici, zone non soggette a restrizioni di inquinamento acustico e rumori oltre certi orari, ecc);

Ovviamente poi i locali devono avere tutti gli impianti a norma, l’allacciamento a tutte le reti e i sistemi di sicurezza e di antincendio necessari.

Per ulteriori informazioni contattare lo Studio Cianitto.

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